I valori di riferimento della cucina sono: scelta accurata delle materie prime e dei prodotti stagionali, capacità di valorizzare i piatti della tradizione italiana, con la giusta attenzione alle diverse scelte o esigenze alimentari.
Nel 1996 lo stabile è stato confiscato alla criminalità organizzata e nel 2017 è stato restituito ai cittadini di Lecco come pubblico esercizio dedicato all’inclusione sociale, alla promozione culturale e alla buona cucina.
Un risultato reso possibile grazie ai promotori e ai sostenitori del progetto “I sapori e i saperi della legalità e dell’inclusione sociale".
Un progetto di start up di imprenditoria sociale per l’avvio di un ristorante e pizzeria a Lecco, con particolare attenzione alla cultura della legalità, dell’accoglienza e dell’insediamento lavorativo di persone svantaggiate al quale hanno collaborato Agenzia Nazionale dei beni confiscati, Comune di Lecco, Regione Lombardia, Prefettura, Aler, Libera, Fondazione Comunitaria del Lecchese, Fondazione Cariplo e Unicredit Foundation.
Il progetto è gestito dall’Ats – associazione temporanea di scopo – costituita da La Fabbrica di Olinda (ente capofila), Arci Lecco e Auser Lecco e si articola su tre livelli: imprenditoriale, sociale e culturale.
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